I sei bassorilievi in pietra della Maiella, raffiguranti storie della vita di Cristo, risalgono agli anni Trenta-Quaranta del XV secolo e provengono da Castel di Sangro; sono opere di un anonimo scultore abruzzese, denominato convenzionalmente “Maestro dei rilievi di Castel di Sangro”. Donati allo Stato italiano da un antiquario intorno al 1936 e poi ceduti al Museo dell’Opera del Duomo, i sei rilievi facevano forse parte dalla decorazione esterna della cattedrale di Castel di Sangro, in Abruzzo. Sono stilisticamente molto vicini all’opera dell’orafo e scultore Nicola di Guardiagrele, attivo a Teramo nel 1433-1448, e la loro particolarità consiste nel fatto che riprendono esplicitamente alcune composizioni e lo stile della Porta Nord del Battistero, terminata da Lorenzo Ghiberti nel 1424. Queste citazioni nelle scene dell’Adorazione dei Magi, della Flagellazione e della Crocifissione, sono una precoce testimonianza della fortuna goduta fin da subito dall’opera di Ghiberti, anche fuori dai confini della Toscana.