Lorenzo Ghiberti), Santi Stefano e Lorenzo
- Autori
- Lorenzo Ghiberti - Niccolò di Pietro Tedesco
- Data
- 1412-1432
- Collocazione
- Cattedrale di Santa Maria del Fiore
- Collocazione specifica
- Controfacciata, oculo destro e sinistro
- Materia
- Vetro, piombo, pigmenti
- Tecnica
- Piombatura, pittura
Queste due vetrate circolari, raffiguranti i santi protomartiri Stefano e Lorenzo in trono tra schiere di angeli entro cornici a festoni, furono eseguite dal maestro vetraio Nicolò di Piero Tedesco, su disegno di Lorenzo Ghiberti nel 1412-1415, con rimaneggiamenti, (forse voluti dal Ghiberti stesso per aggioranrne lo stile) nel 1423 e nel 1432. Con queste due opere furono conclusi i lavori di decorazione dei rosoni della facciata: anche la grande Assunzione di Maria al centro era stata realizzata da Ghiberti e Niccolò di Piero Tedesco nel 1405.
Ghiberti, reso celebre dalla sua opera di scultore nell’impresa delle Porte del Battistero, era in realtà nato come pittore e in quest’opere di vetreria ne diede prova. Per 40 anni lavorò alla realizzazione dei cartoni per le vetrate della Cattedrale nell’area presbiteriale.
L’artista cercò di mantenere uno schema uniforme, collocando al centro il santo, su un trono architettonico, con in mano gli attributi iconografici. Qui lo stile di Ghiberti non ha recepito le innovazioni del naturalismo donatelliano né della prospettiva di Brunelleschi, ed è ancora legato ai preziosi linearismi dei contorni, all’effetto cromatico ricercato e del dettaglio raffinato, della maniera tardo-gotica.
San Lorenzo e Santo Stefano sono raffigurati secondo le fonti che ne narrano le storie, cioè gli Atti degli Apostoli e la Legenda Aurea: sono giovani diaconi (hanno infatti la tonsura) e martiri (tengono la palma e Stefano ha sulla testa il sasso della propria lapidazione). I troni su cui stanno, gli angeli che li cingono e la bellezza del loro aspetto e delle loro vesti, insieme ai festoni delle cornici alludono alla eterna beatitudine della dimensione celeste che hanno ricevuto in premio per il sangue versato per testimoniare il Vangelo.
La scelta di dedicare una vetrata si chiarisce anche rispetto alla loro posizione: san Lorenzo è sopra il portale che guarda il popolo dell’omonima basilica, a nord ovest della Cattedrale, e Stefano “guarda” idealmente il popolo della chiesa a lui intitolata, dalla parte opposta. Con la stessa logica, nella medesima posizione questi due santi si trovavano infatti raffigurati anche in scultura nella facciata medievale (oggi al Museo del Louvre).