Jacopo di Piero Guidi, Acquasantiera
- Autore
- Jacopo di Piero Guidi (attr.)
- Data
- 1380 ca.
- Collocazione
- Cattedrale di Santa Maria del Fiore
- Collocazione specifica
- Interno, primo pilastro a destra dall'ingresso
- Materia
- Marmo bianco, marmo pavonazzetto, marmo verde di Prato
- Tecnica
- Intarsio e scultura
- Dimensioni
- Altezza: 188 cm; Larghezza: 98 cm; Lunghezza: 98 cm;
Acquasantiera in marmi intarsiati, scolpita da Jacopo di Piero Guidi nel 1380 (la vasca e l’angelo con l’anfora sono repliche del 1790 e gli originali si trovano nel Museo).
Questa acquasantiera monumentale, finemente lavorata e notevole per la complessità e la ricchezza della decorazione è attribuita allo scultore Jacopo Guidi. Essa ha l'aspetto di una micro-architettura ispirata al Campanile di Giotto, sia nell’uso dei materiali che nelle decorazioni e nei loro significati religiosi e civili.
Nel collo si legge in eleganti caratteri gotici il Salmo 51,9 “ASPERGE ME DOMINE ISOPO ET MUNDABOR LAVABIS ME ET SUPER NIVE DEALBOR” (“Aspergimi con rami d’issopo e sarò puro; lavami e sarò più bianco della neve”): un rimando all’acqua benedetta raccolta nella vasca. A questo significato di purificazione spirituale attraverso l’acqua benedetta rimanda anche la statua sommitale, con l’angelo che versa dal cielo il contenuto di una brocca (sebbene questa scultura, databile al Quattrocento, sia stata installata qui in un momento successivo).
Grande rilevanza hanno i simboli civici raffigurati nella parte inferiore: il giglio di Firenze, lo stemma della Parte Guelfa con l’aquila che artiglia il drago, la croce del popolo fiorentino, lo scudo bipartito e il giglio di Firenze. L’Opera di Santa Maria del Fiore era un’istituzione creata e finanziata dal governo cittadino e lo spazio del corpo basilicale della Cattedrale aveva anche una funzione civica di piazza monumentale coperta.