Giovanni del Biondo (attr.), Pala di San Zanobi
- Autore
- Giovanni del Biondo
- Data
- 1380 ca.
- Collocazione
- Cattedrale di Santa Maria del Fiore
- Collocazione specifica
- Interno, primo pilastro a sinistra dall'ingresso
- Collocazione originaria
- Cattedrale? Orsanmichele, altare dei chiavaioli?
- Materia
- Legno, pigmenti a tempera, oro
- Tecnica
- Pittura a tempera, intaglio, doratura
- Dimensioni
- Altezza: 240 cm; Larghezza: 110 cm;
Pala gotica, raffigurante il santo vescovo di Firenze Zanobi, attribuita a Giovanni del Biondo, che la dipinse intorno al 1380. La pala è in forma di tabernacolo a edicola ed è costituita da una tavola centrale, da una predella e da un clipeo. La tavola maggiore raffigura San Zanobi, assiso in Cattedra in abiti vescovili, affiancato dall’Umiltà e dalla Carità, mentre schiaccia sotto i piedi la Superbia e la Crudeltà, tra i due diaconi Eugenio e Crescenzio. Il piviale di Zanobi è ornato da molte figure: allegorie, santi e sul petto la Crocefissione. Nel clipeo sommitale è raffigurato Cristo, benedicente, con il libro aperto con le lettere Alfa e Omega.
Nella predella sono rappresentati due episodi della vita del santo: la resurrezione del figlio della pellegrina francese e la fioritura dell’olmo durante la traslazione del suo corpo. La cornice, gotica, in legno dipinto e dorato è centinata ad ogiva, ed è ornata da stemmi, pinnacoli e colonnine tortili. Lo stemma Medici sulla base è un’aggiunta delle modifiche operate da Antonio Marini nel 1842.
La provenienza e il committente della pala sono ignote. Si sa che nel Seicento essa era venerata dalla Cappellania Corale di Santa Maria e San Zanobi. Nel 1842, in occasione dei rinnovamenti in chiave purista della Cattedrale da parte di Gaetano Baccani, la tavola fu restaurata e fu modificata per farne il pendant di quella con Sant’Antonino di Poppi, sul pilastro di destra. Nella sua ricca e complessa iconografia il dipinto è una celebrazione di san Zanobi, primo vescovo di Firenze, vissuto tra il IV e il V secolo, come dice l’iscrizione in capitali dorate nella cornice che lo loda per aver fatto “fiorire” Firenze: O SANCTE PRESUL PER TE FLORENTIA FLORIT.