Scultore fiorentino, Fonte battesimale
- Autore
- Scultore fiorentino
- Data
- 1300-1370
- Collocazione
- Battistero di San Giovanni
- Collocazione specifica
- Interno, lato sud-ovest
- Collocazione originaria
- Interno, al centro
- Materia
- Marmo bianco, serpentino verde di Prato, marmo rosso, bronzo
- Tecnica
- Scultura, intarsio, fusione
- Dimensioni
- Altezza: 107 cm; Larghezza: 113 cm;
- Schede di catalogo
- Fonte battesimale istoriato del Battistero
Fonte battesimale in marmo bianco scolpito e intarsiato con marmi verdi e rossi, di forma esagonale, realizzato da uno scultore toscano nel terzo quarto del Trecento. Il fonte si eleva su due basamenti e uno zoccolo e vede ciascun lato istoriato in altorilievo con scene afferenti al Battesimo; un'epigrafe in latino, incisa nella cornice superiore illustra i diversi episodi. Lo cinge una cancellata in bronzo e ferro, originale della prima metà del Trecento, che un tempo cingeva il fonte maggiore al centro del tempio.
Dal fronte e proseguendo in senso antiorario si vedono raffigurati: Giovanni Battista che battezza il popolo; segue il riquadro con il Battesimo di Cristo, quindi il Battesimo di Giovanni da parte di Cristo e nel successivo Cristo che battezza gli Apostoli. Nel quinto altorilievo si vede raffigurato l'imperatore Costantino che riceve il battesimo da papa Silvestro il 22 maggio del 337 e l’ultimo mostra una scena di battesimo di un fanciullo nel Trecento.
Come riporta l’iscrizione il fonte fu realizzato intorno al 1370, per volontà dei consoli dell’Arte di Calimala, che sovrintendendeva al tempio: Giorgio (o "Giergio") di Riccardo de' Ricci, Giovanni Mannini, Paolo di Michele Rondinelli e Zanobi di Banco Bencivenni.
Il fonte era stato creato come "fonte minore" associato per circa due secoli all'altro più antico, ottagonale e di maggiori dimensioni (rimosso nel Cinquecento e i cui frammenti sono ora nel Lapidarium del Museo) e fino al Seicento si trovava più vicino all’altare. Nel XVII secolo fu posto nell’attuale posizione e arricchito da un apparato marmoreo comprensivo della statua del Battista del Piamontini (oggi a lato).
La forma esagonale del fonte richiama il numero sei, cioè il sesto giorno della Creazione, quello di Adamo e quindi rimanda al Peccato Originale, che il Sacramento del Battesimo qui amministrato, purifica.
Il tema del Battesimo accomuna infatti la scelta iconografica dei sei rilievi: dalle origini all'attualità della vita sacramentale della Chiesa, cioè da quello di penitenza di Giovanni quindi alla Chiesa universale fatta istituzione temporale da Costantino, fino alla quotidiana vita sacramentale della comunità.