Sepolcro di Giovanni da Velletri, detto Sarcofago della fioraia
- Autori
- Arte romana - Maestranze fiorentine
- Data
- III sec., 1230
- Collocazione
- Battistero di San Giovanni
- Collocazione specifica
- Interno, parete sud-ovest
- Collocazione originaria
- Antica area cimiteriale di Piazza del Duomo e di Piazza San Giovanni (il sarcofago)
- Materia
- Marmo bianco
- Tecnica
- Scultura, modanatura, incisione
- Dimensioni
- Altezza: 124 cm; Larghezza: 246 cm; Lunghezza: 71 cm;
Sepolcro marmoreo a parete del vescovo Giovanni da Velletri, defunto nel 1230, costituito da un sarcofago di arte romana della metà circa del III secolo, istoriato con scene di vita di una defunta, cui furono aggiunti un coperchio con cornice aggettante, una base e l’iscrizione funebre nella parete retrostante.
Giovanni da Velletri, fu vescovo di Firenze dal 1205 alla morte, avvenuta il 14 luglio 1230. Il sepolcro, la cui collocazione nel Battistero è eccezionale e giustificata dall’alta carica del defunto e dal grande favore popolare che ebbe in vita, vide il riutilizzo - secondo una pratica diffusa nel Medioevo - di un sarcofago di età romana probabilmente proveniente dall’antica area cimiteriale prossima al Battistero.
Le figure scolpite in bassorilievo sul fronte del sarcofago antico sono di difficile interpretazione e si riferiscono all’antica cittadina della Florentia romana cui questa tomba apparteneva. All’interno del fregio, (compreso tra due putti funerari) la donna è ritratta tre volte: al centro la vediamo a mezzo busto davanti a una tenda e dietro una cesta di fiori; a sinistra è in atto di comporre delle ghirlande con i fiori che un giovane le porta in una cesta; e a destra la si ritrova che riceve una corona di foglie da un putto alato. Si ipotizza che si trattasse quindi del sepolcro di un’antica imprenditrice del commercio floreale, da cui il nome con cui è comunemente conosciuto questo sepolcro “Sarcofago della fioraia”.