Maestranze toscane, Mosaici con Profeti (parapetti del matroneo)
- Autori
- Maestro di San Gaggio (attr., Grifo di Tancredi?) - Lippo di Benivieni - Alesso Baldovinetti
- Data
- 1300-1310 ca.
- Collocazione
- Battistero di San Giovanni
- Collocazione specifica
- Parapetti del matroneo, lato esterno
- Materia
- Tessere policrome di pasta vitrea, oro
- Tecnica
- Mosaico
I parapetti del matroneo sono ornati da tabelle decorate a mosaico, opera del primo decennio del Trecento, di un maestro vicino al Maestro di San Gaggio (Grifo di Tancredi?) con Lippo Benivieni, raffiguranti busti di profeti su fondo oro, individuati da iscrizioni e reggenti rotoli svolti e iscritti. I busti sono ordinati in gruppi di sei per ciascun lato, eccetto l’occidentale, dove si apre il vano della scarsella, e quello orientale (perduti nel Settecento), per un totale di trentasei figure.
Procedendo nella lettura da sinistra verso destra a partire da sud ovest si trovano:
- Mosè, Giacobbe, Isacco, Abramo, Enoch ed Elia (sud-ovest);
- Baruc, Noè, Giosuè, Samuele, Eliseo e Simone “figlio di Onia" (sud);
- Gesù figlio di Iosedech, Zorobabel, Esdra, Neemia, Giuda Maccabeo e Matatia (sud-est);
- Salomone, David, Malachia, Zaccaria, Aggeo e Sofonia (nord-est);
- Abacuc, Nauma, Michea, Giona, Abdia e Amos (nord);
- Gioele, Osea, Ezechiele, Daniele, Geremia e Isaia (nord-ovest).
Questa teoria raffigura i santi del tempo veterotestamentario, che nel corso della loro esistenza terrena non ebbero accesso al tempo della salvezza, ma la prepararono e che qui, idealmente, assistono da scranni celesti alla liturgia e si accingono ad accogliere i battezzati.