Maestranze toscane, Mosaico del Giudizio Universale
- Autore
- Maestranze toscane
- Data
- 1260-1275 ca.
- Collocazione
- Battistero di San Giovanni
- Collocazione specifica
- Interno, volta, settori nord-ovest, nord e sud-ovest
- Materia
- Pasta vitrea policroma
- Tecnica
- Mosaico
La decorazione musiva dei tre spicchi occidentali della cupola raffigura il Giudizio Universale ed è attribuito a uno o più artisti dell’ambito di Jacopo di Meliore e di Coppo di Marcovaldo. Al centro è un titanico Cristo Giudice entro un clipeo di otto metri di diametro. Ai lati, nel settore superiore, campeggiano due schiere di angeli, una con le trombe del Giudizio e l’altra con i segni della Passione. Nei registri mediani sono raffigurati su scranni la Madonna da una parte e il Battista dall’altra, affiancati dai dodici apostoli e da dodici angeli, divisi in due gruppi. Cristo accoglie con la destra i salvati che nel registro inferiore dello spicchio sud-ovest attendono di ascendere nel Paradiso accolti nelle braccia dei patriarchi, mentre con la sinistra respinge i dannati, che sono inghiottiti da Satana nello stesso registro dello spicchio nord-ovest. Sotto i piedi di Cristo si vedono i sarcofagi aperti di coloro che stanno risorgendo tra angeli e demoni in attesa. Questo dettaglio richiamava i sepolcri un tempo visibili all'interno e all'esterno del Battistero, nell'antica grande area sacra cimiteriale, e rimandava alla speranza cristiana della risurrezione dei corpi. Il tema della risurrezione era collegato al rito del Battesimo: come il morto viene sepolto nel sepolcro, così ogni uomo nasce macchiato dal peccato di Adamo che condanna l'anima alla morte; e come dai sepolcri risorgeranno i giusti il giorno del Giudizio, così ogni fiorentino viene lavato dal peccato col rito del Battesimo, bagnandosi nell'acqua del fonte (un tempo al centro dell'edificio) e la sua anima rinasce in Cristo.