Maestranze toscane, Mosaico con Storie del patriarca Giuseppe (quarto registro)
- Autori
- Maestranze toscane - Deodato Orlandi
- Data
- 1270-1305 ca.
- Collocazione
- Battistero di San Giovanni
- Collocazione specifica
- Interno, volta, quarto registro dall'alto, settori sud, sud-est, est, nord-est, nord
- Materia
- Tessere policrome di pasta vitrea, oro
- Tecnica
- Mosaico
La decorazione musiva della quarta fascia della volta è opera di maestranze toscane (ambito di Cimabue, del Maestro della Maddalena e di un terzo di maniera senese) e di Deodato Orlandi. In questo registro sono raffigurate le storie del patriarca Giuseppe. Il racconto biblico, narrato nei capitoli 37-50 del Libro della Genesi, è diviso in quindici storie in altrettanti riquadri, definiti da colonnine e trabeazioni, che le ordinano in senso antiorario in gruppi di tre su cinque spicchi della volta.
Spicchio nord: 1.Primo e secondo sogno di Giuseppe; 2. Giuseppe racconta i sogni ai genitori; 3. Giuseppe racconta i sogni ai fratelli.
Spicchio nord-est: 4. Giuseppe calato nel pozzo e venduto dai fratelli; 5. I fratelli mostrano al padre Giacobbe la veste insanguinata di Giuseppe; 6. Viaggio di Giuseppe in Egitto con gli Ismaeliti.
Spicchio est: 7. Putifarre acquista Giuseppe dai mercanti ismaeliti; 8. Giuseppe arrestato per la accuse ingiuste della moglie di Putifarre; 9. Giuseppe in carcere interpreta i sogni del coppiere e del panettiere.
Spicchio sud-est:10. Sogni del faraone; 11. Giuseppe interpreta i sogni del faraone; 12. Giuseppe nominato sovrintendente d'Egitto.
Spicchio sud: 13. Giuseppe guarda i fratelli che caricano il grano; 14. Giuseppe si riconcilia con i fratelli; 15. Incontro di Giacobbe e Giuseppe.
Le storie di Giuseppe alludono alla speranza cristiana di trovare la salvezza dopo la morte perché questo patriarca era interpretato come prefigurazione di Cristo: come Gesù fu tradito e ucciso dagli uomini, ma si mostrò misericordioso con loro fino a darsi in sacrificio, così Giuseppe, pur se venduto dai fratelli li ha poi perdonati. Come Cristo è risorto dal sepolcro e poi accolto è asceso al cielo, alla destra del Padre, così Giuseppe, estratto dal pozzo, è divenuto vice faraone. C’è poi una similitudine tra il fonte battesimale, presente nel tempio e il pozzo dove Giuseppe viene gettato, che rimanda simbolicamente al sacramento del battesimo e ai suoi significati di morte e resurrezione.