L’architettura impossibile di Filippo Brunelleschi. La Cupola del Duomo di Firenze
Meeting di Rimini per l'amicizia fra i popoli
“L’architettura impossibile di Filippo Brunelleschi. La Cupola del Duomo di Firenze”, è intitolata così la mostra che l'Opera di Santa Maria del Fiore cura ed organizza per il Meeting per l'Amicizia tra i Popoli 2018 di Rimini, e che sarà visibile al pubblico dal 19 al 25 agosto prossimi.
La mostra è la prima delle iniziative che l'Opera realizzerà in vista delle celebrazioni dei 600 anni della Cupola del Brunelleschi, i cui lavori iniziarono il 7 agosto 1420, anche se già dal 1418 il problema di come “voltare la cupola” si pose agli operai dell'Opera di S. Maria del Fiore. Furono così indette varie gare e si chiesero consulenze ad artisti, architetti e personalità eccellenti. Si trattava di trovare la soluzione per voltare il tamburo ottagonale della Cattedrale di Firenze, posto a 54 metri d'altezza; tradotto: risolvere il più grande enigma tecnico dell'Occidente del tempo.
Con il capolavoro di Filippo Brunelleschi - che rimane tutt'oggi la cupola in muratura più grande al mondo con i suoi 34 metri di altezza e 45,50 di diametro - si dà inizio, convenzionalmente, alla stagione del Rinascimento: la cupola è l'opera capitale del Rinascimento, nel significato che questa parola ha di “rinascita” e riscoperta della cultura classica greco-romana al principio del XV secolo; ma quest’architettura non solo si ispira e si riallaccia alla grandezza del mondo antico pagano e paleocristiano, ma si protende anche nel futuro, divenendo modello per l’intera edilizia cristiana dei secoli successivi.
“Con questa esposizione - spiega Luca Bagnoli, presidente dell’Opera di Santa Maria del Fiore- vogliamo far conoscere a più persone possibili la Cupola del Brunelleschi, una realtà poliedrica che ha coinvolto tante branche del sapere umano, la cui complessità sarà restituita dalla mostra.”