Opera magazine
2019-03-09
O Flos Colende 2019: scopri tutti gli eventi della nuova edizione
L’Opera di Santa Maria del Fiore rinnova l’appuntamento con la rassegna di musica sacra O Flos Colende, in programma dal 14 marzo al 12 settembre. Ecco il programma completo.
Nove appuntamenti da segnare in calendario, strutturati su quattro meditazioni quaresimali con accompagnamento musicale tenute dall’Arcivescovo di Firenze, Card. Giuseppe Betori, all’interno del Battistero di San Giovanni, insieme a cinque concerti nella Cattedrale di S. Maria del Fiore con un programma ricco di novità artistiche e prestigiosi interpreti, muovendosi all’interno di un variegato repertorio compreso tra Seicento, Settecento e primo Novecento. Questo, in estrema sintesi, il programma di O Flos Colende, rassegna musicale che da 23 anni rappresenta un appuntamento irrinunciabile per tutti gli appassionati.
La rassegna, fin dalla prima edizione, è artisticamente diretta da Gabriele Giacomelli, che per il 2019 ribadisce il coinvolgimento di interpreti di alto livello artistico e la scelta di programmi musicali inusuali quanto finalizzati alla diffusione di un patrimonio musicale dimenticato, di grande valore spirituale, per dare un significativo contributo alla valorizzazione del patrimonio artistico dell’Opera di S. Maria del Fiore.
Le meditazioni
L’Ufficio delle Tenebre a Firenze - meditazioni quaresimali a cura dell’Arcivescovo di Firenze, Card. Giuseppe Betori, con lettura dei testi a cura di Bruno Schirripa - prevede quattro appuntamenti in Battistero, dal 14 marzo al 4 aprile, ogni giovedì alle ore 21:15, in occasione dei 300 anni dalla morte di Giovanni Maria Casini, sacerdote fiorentino ed insigne organista della Cattedrale di Firenze. Tutti gli eventi in Battistero saranno trasmessi in diretta streaming sul sito www.toscanaoggi.it.
Giovedì 14 marzo: Coro Harmonia cantata con il suo direttore, Raffaele Puccianti; con Monte Oliveti e Eram quasi agnus - di Giovanni Maria Casini.
Giovedì 21 marzo: Schola Cantorium “F. Landini” della Scuola di Musica di Fiesole, organo Paolo Gonnelli, direttore Fabio Lombardo; con Tenebrae factae sunt e Tradiderunt me di Giovanni Maria Casini.
Giovedì 28 marzo: Cappella Musicale della basilica di San Lorenzo, direttore Umberto Cerini; con Plange quasi virgo e O vos omnes di Giovanni Maria Casini.
Giovedì 4 aprile: Cappella Musicale della Cattedrale di Santa Maria del Fiore con il Quartetto Fiordaliso del Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze, organo Daniele Dori, direttore Michele Manganelli, con Ecce quomodo moritur e Sepulto Domino di Giovanni Maria Casini.
I concerti
Dopo il ciclo di meditazioni quaresimali in Battistero, la rassegna proseguirà con i concerti in Cattedrale: cinque eventi, dal 10 aprile fino alla chiusura del 12 settembre. Di seguito il programma.
Si collega strettamente al tema dei Responsori della Settimana Santa il vero e proprio concerto inaugurale di O flos colende, Mercoledì 10 Aprile nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore: è l’Ufficio delle tenebre della tradizione sei-settecentesca, ma stavolta di area squisitamente francese, articolato in brani per voci e strumenti appositamente composti per la liturgia da Marc-Antoine Charpentier – famoso per il Te Deum, sigla dell’Eurovisione – e da François Couperin, uno degli ultimi grandi maestri del Barocco, prolifico e raffinatissimo autore di pagine per clavicembalo. Il compito di ricreare la profonda intensità emotiva e il fascino evocativo di questi brani spetta ai musicisti de Les Talens Lyriques, voci e strumenti d’epoca di notorietà internazionale guidati dal loro fondatore, il clavicembalista e direttore Christophe Rousset, presenti per la prima volta nel cartellone di O flos colende.
Martedì 7 maggio, O flos colende offre una nuova occasione per far ammirare al pubblico lo spettacolare organo Mascioni della Cattedrale di Firenze, strumento dalla sontuosa potenza sinfonica che nel 2017 ha conosciuto ulteriori ampliamenti e perfezionamenti tecnici. A valorizzare le caratteristiche sonore di quello che è uno strumento unico in tutt’Italia sarà un organista di fama internazionale, che aggiunge così il suo nome a quello dei grandi interpreti fino ad oggi ospitati da O flos colende: Maurice Clerc, fra i maggiori rappresentanti della gloriosa tradizione organistica francese, organista titolare della Cattedrale di St. Benigne, a Digione, virtuoso dell’improvvisazione e abile trascrittore, protagonista di una carriera internazionale che l’ha portato a tenere migliaia di recital e a suonare in luoghi prestigiosi come la Cattedrale di Notre-Dame a Parigi, la Cattedrale di San Patrizio a New York, la Basilica di San Marco a Venezia. Presente per la prima volta a Firenze, Maurice Clerc è protagonista di un recital incentrato sul repertorio francese che spazia dal Barocco al Novecento e alla contemporaneità: da François Couperin a Louis Vierne, alle espressioni più recenti di Francis Chapelet e di Pierre Cochereau.
Con il concerto di Martedì 4 Giugno, O flos colende prosegue nelle finalità di valorizzare il grande organo Mascioni del Duomo di Firenze e le sue uniche peculiarità sonore. Dell’appuntamento è stavolta protagonista un duo inusuale, quello formato dal trombone di Andrea Conti, prima parte dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, e dall’organista lussemburghese Guy Poupart, brillante concertista ammirato in Europa e Asia. Le sonorità avvolgenti del trombone e quelle maestose dell’organo unite in un connubio timbrico di particolare fascino, per un programma assai variegato e che impegna anche l’organo da solo: pagine celebri come l’intensa Méditation dall’opera Thaïs di Jules Massenet o come il Mattino tratto dalle musiche di scena scritte da Edvard Grieg per il Peer Gynt di Ibsen, affiancate a vere rarità come la misteriosa Communion- Les oiseaux et les sources che Olivier Messiaen incluse nella sua Messe de la Pentecôte o come il virtuosistico Morceau symphonique di Alexandre Guilmant, a comporre un ricco impaginato che prevede anche le trascrizioni di due autori fondamentali del Barocco, Händel e Bach.
Europa e Sudamerica dialogano attraverso la musica nel concerto di Mercoledì 3 Luglio. A risuonare tra le volte della Cattedrale di Santa Maria del Fiore sarà un suggestivo programma, appositamente impaginato per O flos colende ed eloquentemente intitolato Tesori musicali barocchi fra Vecchio e Nuovo Mondo: pagine per voce solista e varie combinazioni strumentali, di argomento sacro o comunque di significato spirituale, che hanno come autori principali lo spagnolo José de Torres e il toscano Domenico Zipoli. Questo variopinto mondo di cantate, danze e brani strumentali, dove lo stile colto europeo si sposa all’espressività più immediata del gusto sudamericano, rivivranno grazie ai musicisti dell’ensemble Al Ayre Español, guidato dal suo fondatore e clavicembalista Eduardo López Banzo, alla loro prima apparizione in Toscana. Presenti al Concertgebouw di Amsterdam, al Musikverein di Vienna, al Palau de la Musica Catalana di Barcellona, al Festival Monteverdi di Cremona, Al Ayre Español e Banzo sono interpreti rinomati in questo repertorio, che in più di 30 anni di intensa attività concertistica e di accurati studi musicologici hanno saputo restituire con autenticità e proprietà stilistica.
Sono le formidabili voci bianche dei Tölzer Knabenchor a suggellare, nell’appuntamento di Giovedì 12 Settembre, l’edizione 2019 di O flos colende. Guidate da Christian Fliegner, a suo tempo voce solista dei Tölzer fra le più richieste, e accompagnate all’organo da Clemens Haudum, queste 28 voci di ragazzini dalla notorietà internazionale, protagoniste di pluripremiate registrazioni, presenti in più di 200 concerti all’anno e numerosissime produzioni operistiche, si faranno ammirare in un programma di particolare piacevolezza. Nella Cattedrale di S. Maria del Fiore, il loro timbro di innocente purezza sarà riservato a pagine di Mendelssohn, Mozart, Franck, Rossini, ma anche dei meno noti Johann Michael Haydn e Giovanni Giorgi. A completare il programma della serata - che segna il ritorno dei Tölzer Knabenchor sulle scene fiorentine dopo quasi 15 anni - anche i mottetti Beatam me dicent e O beata Trinitas di Marco da Gagliano, eseguiti nella trascrizione moderna di Gabriele Giacomelli: omaggio a un musicista che nella Firenze del Seicento ricoprì il ruolo di maestro di cappella di S. Maria del Fiore, oltre che della corte medicea e della basilica di San Lorenzo.
Info
I concerti in programma si terranno all'interno della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, ad ingresso libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili. E' consigliata la prenotazione.
Per informazioni e prenotazioni: eventi@duomo.firenze.it / tel: 055 23 02 885.