La coniazione del Fiorino d'oro è considerata l'inizio della fortuna di Firenze. In effetti la forza della sua moneta rese questa città uno dei maggiori centri della rivoluzione commerciale del basso Medioevo. Tuttavia si batteva moneta se si avevano notevoli riserve di metallo prezioso: cioè se la bilancia commerciale era da tempo positiva. In parole più semplici: per battere moneta bisognava avere alle spalle una lunga storia di fortunati commerci. Il Fiorino, dunque, arrivò quando l'economia fiorentina era già rigogliosa. Da quanto tempo? E, soprattutto, perché? Questi gli argomenti della conferenza di Giovedì 6 febbraio, ore 17, tenuta da Enrico Faini. La peculiarità fiorentina La conferenza illustra i risultati di ricerche recenti in grado di svelare il mistero. Verranno presentati i più diffusi modelli di sviluppo economico delle città italiane del XII secolo. Si vedrà che Firenze si discosta da tali modelli: priva di sbocchi sul mare e incapace di controllare il suo vasto territorio, la città sull'Arno costituisce un modello alternativo e, in un certo senso, originale. Alcuni oggetti e simboli ancora oggi visibili sono indizi preziosi. Cosa significa la nuova datazione della Maestà di Santa Maria Maggiore? Cosa rappresentano le colonne di porfido all'esterno del Battistero? Perché l'aquila domina nella città del Battista? Cosa fa capire l'iscrizione metrica nel pavimento di San Miniato al Monte? Non si tratta di simbologia esoterica, sono piuttosto i lacerti di un passato per molti versi scomodo. Prima che giganti come Arnolfo, Giotto e Dante forgiassero il mito di Firenze, era esistita una città fatta di gente dalle origini varie, umili e incerte: una città di miserabili. I Fiorentini costruirono un sistema in grado di assimilare queste differenze e ordinarle in uno sforzo comune. La città doveva la propria fortuna anche a quella che oggi definiamo 'economia della conoscenza' e a un avanzato sistema formativo. È questa la storia che archeologi, storici dell'economia, delle istituzioni, della cultura e dell'arte stanno cercando – non senza difficoltà – di raccontare. Un anno per conoscere la Firenze Medievale Vi ricordiamo che la serie di conferenze Firenze Prima di Arnolfo si articola in dieci incontri. Le conferenze si tengono presso il Centro Arte e Cultura dell’Opera di Santa Maria del Fiore, in Piazza San Giovanni 7, a pochi metri dal Battistero, il monumento più importante della Firenze romanica. L’ingresso è libero fino all’esaurimento dei posti. Se volete, potete interagire online con la serie di conferenze utilizzando #firenzeprimadiarnolfo su Twitter, Facebook e Google Plus. Su Instagram potete “taggare” #MuseoDuomoFI e #firenzeprimadiarnolfo e potete utilizzare Foursquare per il check-in in occasione delle conferenze.