Opera magazine
2018-06-26
Le voci profonde del Sacro in Cattedrale con O Flos Colende
Giovedì 5 luglio alle 21.15 lo straordinario Saint Ephraim Male Choir di Budapest per la prima volta a Firenze con un repertorio sacro bizantino, ortodosso, cattolico e indù.
Protagonista della serata musicale di O flos colende sarà il Szent Efrém Férfikar di Budapest - conosciuto anche come Saint Ephraim Male Choir - che deve il suo nome a Sant'Efrem il Siro (306-373 d.C.), teologo e scrittore definito dai suoi contemporanei "la cetra dello Spirito Santo". Gli scopi principali del coro magiaro sono: ricercare, presentare e diffondere il patrimonio vocale della musica cristiana di rito bizantino; coltivare la letteratura musicale ungherese per cori maschili e divulgare preziose opere corali contemporanee. Il Coro, fondato nel 2002, è divenuto il gruppo vocale più conosciuto in Ungheria e tra i più importanti in Europa.
A dirigere il Coro, il suo fondatore e direttore artistico, Tamas Bubno, vincitore del Premio Liszt ed insignito del Premio Artista Ungherese nel 2017. Il Coro ha ricevuto l'Hungarian Heritage Award e il Budapest Brand Award. Il suo successo internazionale nasce nel 2006 al Festival Internazionale di Musica Ortodossa di Hainowka, in Polonia, dove il Coro vince il primo premio nella categoria dei cori professionisti: primo coro non ortodosso a ricevere tale menzione. Da allora, Tamas Bubno e il Szent Efrém Férfikar si sono esibiti nei più prestigiosi festival internazionali: dal Regno Unito al Marocco fino all'India, passando per Germania, Francia, Polonia, Repubblica Ceca e Russia, e in numerose sale da concerto e chiese in tutto il mondo.
Il programma della serata prevede un vasto repertorio che spazierà dalla musica religiosa dell'antica tradizione greco-ortodossa al repertorio religioso contemporaneo, specialmente dell'Europa dell'Est, fino alla conclusione con due brani appartenenti a due distinte tradizioni religiose extraeuropee. In apertura verranno proposti inni bizantini tradizionali insieme alla tradizione musicale dei celebri monasteri ortodossi costruiti sul Monte Athos, passando poi all'antica tradizione siriana in lingua aramaica, rivisitata da Tamas Bubno, alle composizioni degli italiani Alberto Schiavo e Giovanni Maria Casini; in seguito il tedesco Franz Xaver Biebl, con la sua suggestiva Ave Maria, probabilmente il brano più conosciuto dell'intero programma.
Si approccia poi la tradizione corale ungherese, con uno dei suoi compositori più celebri: Franz Liszt e il suo mottetto Mihi autem adhaerere, scritto dopo un soggiorno ad Assisi. Altri tre compositori magiari - come Boksay, Bartok e Kodaly - saranno protagonisti con le loro composizioni novecentesche, insieme al polacco Romuald Twardowski. Il programma si conclude con le opere di due figure ungheresi contemporanee come Péter Zombola e lo stesso Bubno, a cui è affidata la chiusura con due arrangiamenti opera del figlio Mark.
L'evento, ad ingresso libero, inizierà alle ore 21:15. Per prenotare il posto puoi inviare una mail a: eventi@duomo.firenze.it o telefonare allo 055 23 02 885.