Opera magazine
2016-04-02
O flos colende festeggia vent'anni di successi e riscoperte
Il 6 aprile 2016 riparte O flos colende - Musica sacra a Firenze ormai giunta alla ventesima edizione
Festeggia venti anni di vita O flos colende, la rassegna di musica sacra nata nel 1997 per celebrare i 700 anni dalla posa della prima pietra della Cattedrale di Santa Maria del Fiore e da allora diventata un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati sempre più numerosi. Sostenuta dal Presidente dell’Opera Franco Lucchesi e dall’Arcivescovo di Firenze Cardinale Giuseppe Betori, O flos colende deve il suo successo all’originalità delle proposte musicali e alla qualità degli interpreti garantite (fin dalla prima edizione) dalle cure artistiche di Gabriele Giacomelli , ulteriormente valorizzate dalla suggestiva bellezza del Duomo di Firenze, location di tutti i concerti.
Otto appuntamenti, sette concerti e l’ormai tradizionale santa messa celebrata dal Cardinale Arcivescovo Betori con inserti musicali da Fauré a Perosi, disegnano il calendario 2016 di O flos colende (6 Aprile – 30 Settembre), riconfermando le peculiarità di «un percorso pensato e studiato attraverso le varie espressioni della religiosità e della spiritualità», dice Giacomelli, «senza dimenticare le radici storiche proprie della musica liturgica fiorentina, custodite nel prezioso Archivio musicale dell’Opera di Santa Maria del Fiore». Una delle principali finalità di O flos colende , fin dalle origini, è stata infatti proprio quella di far conoscere al pubblico l’importante patrimonio musicale lì conservato, e riportato alla luce in programmazioni con interpreti di fama internazionale.
Il Concerto d'inaugurazione
Ad inaugurare l'edizione numero venti di O flos colende, mercoledì 6 aprile alle ore 21.15, è una delle formazioni corali oggi più prestigiose a livello internazionale: il Winchester Cathedral Choir, fra i primi delle grandi cattedrali britanniche, 12 voci virili e 20 voci bianche che si combinano dando vita a un particolarissimo quanto unico colore cristallino del suono. Già ospitato nel Duomo di Firenze dieci anni fa, il Winchester Cathedral Choir oggi diretto da Andrew Lumsden stabilisce il suo legame con la storia di O flos colende interpretando un programma incentrato sul repertorio britannico, ma che allo stesso tempo traccia una suggestiva rete di corrispondenze fra brani corali di epoche e provenienze geografiche varie, con qualche incursione anche nell’antico repertorio fiorentino in omaggio a Santa Maria del Fiore. Non a caso l’apertura del concerto è affidata al solare mottetto Gaudent in coelis di Filippo Vitali (1591-1654), maestro di cappella del Duomo, brano conservato nell’Archivio dell’Opera di Santa Maria del Fiore e pubblicato in edizione moderna da Gabriele Giacomelli. Il resto del programma ripercorre il repertorio polifonico inglese, dall’epoca rinascimentale di sommi maestri come Thomas Tallis al Novecento di Gustav Holst, toccando anche conclamati capolavori di Anton Bruckner ( Ave Maria), Sergej Rachmaninov e Francis Poulenc ( Salve Regina ): un prezioso florilegio che non mancherà di far ammirare il Winchester Cathedral Choir, gruppo celeberrimo anche per le incisioni discografiche e per le collaborazioni con prestigiose formazioni come l’Orchestra of the Age of Enlightenment.
I concerti
I concerti si terranno in Cattedrale alle ore 21.15. È gradita la prenotazione che garantisce il posto riservato. Si consiglia di presentarsi 15 minuti prima dell'inizio del concerto.
ofloscolende@operaduomo.firenze.it