Opera magazine
2015-05-15
L'apparato scultoreo
Il ciclo di conferenze di approfondimenti sul Campanile di Giotto prosegue con l'intervento di Bruno Santi e la presentazione del vasto apparato scultoreo della torre.
Del Campanile di Giotto sono già state trattate le origini, gli aspetti architettonici e strutturali, gli elementi costruttivi e i materiali con cui è stato realizzato, durante gli interventi dei Prof. Francesco Gurrieri e Luca Giorgi.
Martedì 19 maggio il ciclo di incontri per approfondire la conoscenza della torre campanaria della Cattedrale fiorentina proseguirà con l'intervento di Bruno Santi volto a chiarire il significato della presenza di così tante opere di scultura nella più svariate forme (a figura intera, inserite in esagoni marmorei e in losanghe con sfondo in ceramica) che costituiscono uno dei più articolati complessi di tale arte in un edificio ecclesiastico.
Collegate a un disegno di comunicazione religiosa (il mondo degli uomini che è indirizzato verso la salvezza dal lavoro, dall'influsso degli astri, dalla Rivelazione attraverso la presenza di personaggi della Sacra Scrittura, dalle Virtù e dai Sacramenti), le statue e i rilievi coprono un arco di tempo di più di un secolo e testimoniano una serie di scelte formali tra il Gotico e il Rinascimento. Gli artefici che si sono dedicati alla raffigurazione di tali principi risultano tra i più noti attivi in Firenze tra Trecento e Quattrocento: da Andrea Pisano e collaboratori, a Alberto Arnoldi, Nanni di Bartolo, Donatello e Luca della Robbia. La totalità di queste opere, danneggiate durante i secoli e sostituite da copie per assicurarne la migliore conservazione, sono state esposte nel Museo dell'Opera e - restaurate - verranno allestite nella sistemazione museale in un nuovo e razionale ordinamento.
Il ciclo è formato da sei incontri in programma dal 5 maggio al 16 giugno 2015. Le conferenze si terranno, alle ore 17.30, al Centro Arte e Cultura in Piazza San Giovanni 7. Ingresso libero.