Opera magazine
2014-12-03
La leggenda del leone sulla porta della Cattedrale di Firenze
La Cattedrale di Firenze è ricca di statue che custodiscono segreti e aneddoti. Vi raccontiamo la leggenda di Anselmo e del leone.
Passeggiando vicino al lato nord della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, avete sicuramente notato il leone scolpito al fianco della porta simmetricamente opposta a quella del Campanile. Conoscete la leggenda popolare legata a questa statua?
"Come nella via del Cocomero fu un cittadino che sognò che un leone gli mordeva la mano, e che si moriva; e tornògli vero."
Con queste parole Giovanni Cavalcanti, nelle sue Istorie fiorentine, racconta di un aneddoto legato alla Porta della Balla o dei Cornacchini, edificata verso la fine del Trecento e decorata in tutta la sua altezza di vivaci tarsie. A sostegno delle due colonne tortili che incorniciano l'ingresso, troviamo un leone con putto alato e una leonessa con cuccioli.
Lo storico narra che ai primi del Quattrocento, un certo Anselmo, abitante in Via del Cocomero (oggi Via Ricasoli) proprio di fronte alle case della famiglia Cornacchini, fosse ossessionato da un sogno ricorrente in cui veniva sbranato da un leone, identico a quello scolpito sulla porta del Duomo, davanti al quale passava tutti i giorni per recarsi a lavoro. Per esorcizzare questa paura, Anselmo decise un giorno di sfidare la belva decorativa mettendole la propria mano nella bocca. Sfortunatamente uno scorpione velenoso annidato nella fauci della statua, lo punse ad un dito e il malcapitato morì nel giro di ventiquattr'ore facendo così avverare il sogno premonitore!