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O flos colende
XIX edizione
Nell'impegno dell'Opera di Santa Maria del Fiore la rassegna di musica sacra O flos colende non ha certo una importanza secondaria. Essa si inserisce infatti nel più generale programma di iniziative culturali che l'Opera propone ogni anno alla città per approfondire la comprensione del patrimonio artistico e monumentale che ha in custodia. Il complesso della Cattedrale e le opere che l'hanno arricchita nel tempo sono lo specchio di culture e sensibilità che hanno trovato piena espressione nella capacità interpretativa di grandi artisti. Ma sarebbe riduttivo leggere ed ammirare il solo lato estetico della loro fatica e non cercare di penetrare lo spirito che anima le loro realizzazioni. A questa attività di comprensione di senso e di contestualizzazione storico-religiosa l'Opera si è assiduamente dedicata, in parallelo con la sua vocazione istituzionale di preservare e salvaguardare quanto le è stato affidato.
Nella ricerca e comprensione del legame tra senso religioso e cultura artistica che ha animato ed attraversato la storia dell'uomo, a Firenze in particolare, si inserisce anche la nostra rassegna. La musica, infatti, non fa eccezione e come tutte le altre espressioni artistiche è capace di raccontare la sensibilità di un autore e lo spirito di un'epoca, così da aiutare a capire il significato più profondo delle opere d'arte che essa ci ha lasciato e tracciare il cammino di una civiltà che, nel nostro caso, si è pienamente imbevuta del senso religioso che la animava. L'universalità di questa traccia è ben espressa nel programma che quest'anno caratterizza O flos colende, passando dalla Scandinavia alla Russia, per finire con un omaggio a Dante per i 750 anni dalla sua nascita.