Opera magazine
2017-09-18
Visita "Il Cinquecento a Firenze" insieme al Battistero e al Museo dell'Opera
Per quattro mesi, dal 21 settembre al 21 gennaio 2018, ci sarà l’occasione di visitare la nuova mostra curata da Palazzo Strozzi: "Il Cinquecento a Firenze, tra Michelangelo, Pontormo e Giambologna", insieme al Battistero e al Museo dell'Opera, con un unico biglietto.
Un’opportunità pressoché unica per ammirare dal vivo 41 diversi artisti e circa 70 opere, provenienti da diverse realtà museali come la National Gallery di Londra, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, la Galleria Borghese, il Museo di Capodimonte, oltre a musei fiorentini quali Uffizi e Bargello. Un'opportunità unica, inoltre, per le numerose le opere sottoposte a restauro per l’occasione: dalla Deposizione di Pontormo all’Immacolata Concezione del Bronzino fino alla celebre Pietà di Luco di Andrea del Sarto.
Il Cinquecento fiorentino fu un’epoca caratterizzata da varie componenti ed avvenimenti che contribuirono a creare un paradigma del tutto peculiare nel mondo dell'arte come nel governo cittadino: figure centrali, in questo senso, furono Cosimo I e soprattutto suo figlio Francesco I de’ Medici, uno dei massimi esempi di mecenatismo europeo; altro evento di fondamentale importanza in questo periodo fu la Controriforma del Concilio di Trento, che portò a un’evoluzione nel modo di fare e pensare l’arte aprendo, de facto, le porte alla successiva stagione del Barocco.
Un contrasto vivido, energico e in continua evoluzione, che abbraccia sacro e profano, in un continuum fra “maniera moderna” e Controriforma, e ben visibile nell’ideale percorso cronologico della mostra, composto da dipinti e sculture. Da Michelangelo a Rosso Fiorentino, da Pontormo a Giambologna fino a Jacopo Salviati e Giorgio Vasari, soltanto per citarne alcuni: l’intero periodo del Cinquecento fiorentino con i suoi contrasti creativi è straordinariamente sintetizzato dal confronto tra le creazioni dei maestri dell’epoca.
Un primo piano della "Pietà di Luco" di Andrea del Sarto.
Una duplice natura che è base concettuale del percorso stesso della mostra: l'allestimento, infatti, si snoderà in modo speculare, con spazi dedicati ai temi sacri ideati dagli artisti impegnati nelle chiese riformate fiorentine per passare poi alla produzione di soggetti profani, quasi sempre connessi alla figura di Francesco I dei Medici e alle imprese creative connesse alla sua figura, come il celebre Studiolo di Palazzo Vecchio e le Tribune. La mostra, terzo e ultimo capitolo di una trilogia iniziata nel 2010 con Bronzino e proseguita nel 2014 con Pontormo e Rosso Fiorentino, è curata da Antonio Natali e Carlo Falciani.
In occasione de Il Cinquecento a Firenze, l’Opera di Santa Maria del Fiore mette a disposizione uno speciale biglietto congiunto - al costo di 14 euro - che consente l’accesso alla mostra a Palazzo Strozzi, al Battistero di San Giovanni e al Museo dell’Opera del Duomo. Puoi acquistare il biglietto a questo link a partire dal 21 settembre.
N.B. Per convertire il biglietto congiunto comprato online è obbligatorio recarsi alle biglietterie di Palazzo Strozzi presentando la ricevuta di acquisto. Il biglietto avrà validità di 48 ore dal momento del ritiro.