Opera magazine
2017-04-26
Scultura e Luce: i ceri della Cattedrale di S. Maria del Fiore raccontati dal suo creatore
Giuseppe Rosini, classe '75, fiorentino ed avvocato; ma la sua attività è ben più originale: progettare e creare dei veri e propri "ceri-scultura". Come quelli presenti all'interno della Cattedrale e del Battistero di San Giovanni.
Parafrasando un celebre detto che recita "il diavolo è nei dettagli", per una volta potremmo affermare "la bellezza è nei dettagli".
È il caso di un mestiere del tutto inusuale e allo stesso tempo ricco di tradizione e significato artistico-culturale. Un mestiere che Giuseppe Rosini, 42 anni, fiorentino, si è letteralmente creato a colpi di intagli ed intarsi, sperimentazioni con paraffina e cere d'ogni sorta. Giuseppe, infatti, è la mano - e l'occhio - dietro alle creazioni in cera tutt'oggi presenti all'interno della Cattedrale di Santa Maria del Fiore e del Battistero.
Alcuni "ceriscultura" presenti nel Battistero di San Giovanni.
Carpire l'essenza di un luogo, renderne armonici gli elementi temporanei al suo interno, elevarli ad oggetti unici per la commistione di storia, cultura ed abilità creativa. In estrema sintesi, questa potrebbe essere una descrizione del lavoro che da anni Giuseppe Rosini porta avanti, nonostante una laurea in giurisprudenza e conseguente abilitazione professionale da avvocato.
Perché, muovendosi tra la dimensione di artista e quella di artigiano, Giuseppe nel corso degli anni ha sviluppato una tecnica del tutto personale, elemento distintivo per creazioni a base di cera: texture raffinate, superfici sfaccettate che richiamano alla mente le creazioni in marmo del Rinascimento, illuminazione progettata a seconda delle specifiche esigenze, come quelle alla base delle creazioni in Cattedrale: i "ceriscultura". Un'installazione permanente di 22 ceri per il Coro e 7 per il dossale dell'Altare Maggiore, sostenuta dall'Opera del Duomo e dall'Arcivescovo di Firenze, Cardinale Giuseppe Betori, con l'intento di comunicare un significato liturgico profondo all'interno di un luogo come S. Maria del Fiore.
Un dettaglio delle creazioni installate nell'Altare Maggiore della Cattedrale.
Le particolarità di queste creazioni in cera sono essenzialmente due: gli intarsi e le decorazioni creati a mano, pensate in funzione del luogo, dell'intensità e della diffusione della luce presente, e il funzionamento tramite cartucce ricaricabili a paraffina liquida, incassate nella sommità del cero, che permettono di farlo rimanere acceso per il tempo desiderato senza consumarsi o deteriorarsi. Un lavoro ornamentale pensato per legarsi alla tradizione e alla storia della Cattedrale, e coerente con le sue finalità liturgiche.
Funzionalità, estetica, artigianalità e - su tutto - un profondissimo legame con l'ambiente di appartenenza. Seguendo così quel pensiero che è il fondamento stesso di ogni creazione: "La materia attraversata dalla luce ci mostra la propria anima".