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Il Sacro nell'Arte di Pier Luigi Olla
Mostra temporanea
Nel solco fecondo della tradizione della scultura e dell’oreficeria in Siena, seconde a nessun’altra scuola artistica, attestata da famosi artefici, s’inserisce la vasta produzione di Pier Luigi Olla, nato a Pistoia nel 1939, ma prestissimo trasferitosi a Siena e inseritosi nella vita artistica della città e delle sue Contrade. Formatosi nel locale Istituto d’Arte, intraprende fin da giovanissimo un’attività in questi due campi, che gli farà presto conseguire notorietà e apprezzamenti per le sue opere, realizzate nelle più varie materie: marmo, legno, avorio, terracotta, metalli nobili come argento e oro, bronzo.
Attivo soprattutto nella sua città, viene impegnato nella realizzazione degli arredi del Palio: disegna costumi, bandiere, simboli araldici, nonché il drappellone per la carriera del luglio 1996 e vari masgalani per le Contrade con la migliore comparsa nei due turni della festa.
Le sue opere, risultato di più di cinquant’anni di inesausta attività, sono sculture a tutto tondo, bassorilievi, pannelli celebrativi, arredi urbani, tabernacoli, ante di porta, targhe, manufatti singoli. Per queste opere riceve in Siena, nel 1990, la medaglia d’oro del “Mangia” in riconoscenza dei suoi meriti artistici.
Le sue creazioni, caratterizzate da un’espressione di serenità, di armonia, di eleganza formale, di misura sentimentale, sono indubbiamente funzionali alla realizzazione di arredi di culto, per la realizzazione dei quali è stato richiesto da personalità e comunità religiose.
Cibori, ostensori, pìssidi, busti e figure di santi, pastorali, croci astili, reliquiari, crocifissi, croci pettorali, ceri pasquali, sono i manufatti in cui esprime una religiosità non pietistica, ma prossima ai sentimenti umani.
L’Operadi Santa Maria del Fiore organizza dal 9 al 30 ottobre, nello spazio espositivo del rinnovato Museo dell’Opera, una mostra di diciotto tra queste opere del maestro senese ispirate al culto, con una selezione tra le più significative in una compiuta rappresentanza di ogni genere di oggetti. Grazie a questi manufatti, di sapore antico ma di sensibilità assolutamente moderna, anche il pubblico della nostra città avrà l’occasione di apprezzare l’opera di questo maestro senese, schivo e riservato, ma dotato di una rara capacità di conciliare la tradizione dell’arte tradizionale, di cui conserva affettuosamente modi e forme, con creazioni di una singolare e quantomai gradevole, originale attualità.