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"...che stia nella loggia". Leonardo, il David, l'Opera del Duomo
Mostra
Per il cinquecentenario della morte di Leonardo il Museo dell’Opera del Duomo espone il verbale della commissione che nel 1504 fu riunita per scegliere il luogo più adatto alla collocazione del David di Michelangelo. Nel novero nutrito dei maestri eccellenti convocati c’era appunto Leonardo, allora poco più che cinquantenne. La piccola mostra è stata allestita nella sala che il Museo dell’Opera ha interamente votato alla Pietà di Michelangelo, giacché di lui è la statua oggetto del dibattito registrato nel verbale conservato nell’Archivio dell’Opera di Santa Maria del Fiore, ma soprattutto perché Michelangelo lavorò al David proprio nelle stanze dov’è dislocato il museo attuale.
Con questa piccola impresa, non ho inteso – com’è da sempre mio costume – secondare l’abusata mitologia di due nomi grandi. Ho pensato, piuttosto, fosse il caso d’offrire alla riflessione comune un’immagine vivida di Firenze nel decennio d’esordio del Cinquecento, al tempo cioè del governo della Repubblica di Pier Soderini (1502-1512). Tempo d’irripetibili dignità e fierezza. Tempo tuttora esemplare per la città.
Antonio Natali
VISITA GUIDATA TEMATICA (esclusiva per i residenti a Firenze e provincia): venerdì, sabato e domenica
L’obbiettivo è quello di visitare la mostra nella Sala della Pietà e di raccontare ai visitatori quanto accaduto in rapporto allo spostamento del David e il verbale della riunione del 25 gennaio 1504. Si specificherà che il motivo della mostra è collegato non soltanto al David e a Michelangelo, ma soprattutto alla figura di Leonardo da Vinci, che quest’anno viene celebrata nel mondo in occasione del quinto centenario della sua morte. Per tanto, si tratterà di un approccio inusuale al David, osservato da una prospettiva diversa ma molto interessante, e di un’opportunità per legare la figura di Leonardo all’Opera del Duomo.