Cippo funebre etrusco databile al V secolo a. C. e frammenti di arte sepolcrale romana risalenti al II – III secolo d.C
- Autore
- Arte etrusca
- Data
- V a.c.-III d.c.
- Sala
- Sala del Paradiso
- Tecnica
Scultura
Cippo funebre etrusco databile al V secolo a. C. e frammenti di arte sepolcrale romana risalenti al II – III secolo d.C., decorati con figure di Eroti, coppie di sposi e con scene narrative Gli stretti rapporti culturali che legavano l’antica Florentia a Roma sono testimoniati anche dalla presenza in città di numerosi esempi di arte sepolcrale romana. Già a partire dal Medioevo molti di questi oggetti sono stati riutilizzati, trasformandosi, come nel caso dei due sepolcri con gli sposi, in tombe nobiliari destinate al cimitero che si trovava nello spazio compreso tra il Battistero e la chiesa di Santa Reparata. I reperti di dimensioni più ridotte, come i frammenti di sarcofago o le urne cinerarie, invece, spesso furono reimpiegati come elementi decorativi nella costruzione di edifici medioevali. Differente è il caso del cippo etrusco decorato con musici e danzatori, probabilmente fatto venire a Firenze come componente della collezione di qualche erudito.