Festa dei Battezzati
CAUSA EMERGENZA SANITARIA L'EVENTO È STATO ANNULLATO
Per festeggiare il patrono di Firenze, come tutti gli anni in Battistero, alcuni bambini e le loro famiglie residenti nella Provincia di Firenze, riaffermeranno il loro legame con la chiesa fiorentina ritrovandosi assieme al cardinale Betori nel ‘bel San Giovanni’ (come lo definisce il Sommo Poeta, che vi fu battezzato, nel canto XIX dell’Inferno) in una iniziativa promossa dall’Opera di Santa Maria del Fiore e dall’Arcidiocesi di Firenze. Questo evento vuole fare memoria e rendere grazie del dono del sacramento, riproponendosi come appuntamento permanente delle celebrazioni per la Festa del Patrono.
"Così come Dante divenne fiorentino nel ‘Bel San Giovanni’ - scrive l’arcivescovo di Firenze in un messaggio di saluto che viene consegnato a tutte le famiglie presenti - anche per te oggi si riafferma un legame speciale con la Chiesa attraverso il Battistero e la Cattedrale. Con questo semplice gesto si rinnovano insieme l'identità ecclesiale e civica, e insieme si sancisce l'appartenenza alla comunità dei fedeli e dei cittadini. A nome di tutta la Chiesa fiorentina ti auguro un bellissimo cammino di luce nella fede e nella società".
Da Vespucci alla Gioconda; da Meucci a Collodi. Sono tanti i ‘battezzati eccellenti’ nel Battistero di Firenze i cui nomi sono contenuti nei registri dei battesimi conservati nell’Archivio dell’Opera di Santa Maria del Fiore. Fino ai sinodi diocesani del 1935 e del 1945 il Battistero costituì, infatti, l’unico fonte battesimale della città e per questo tutti i cristiani nati a Firenze ricevevano qui il primo sacramento. I registri diventano pertanto un documento insostituibile per stabilire la data di nascita dei Fiorentini vissuti dalla metà del XV secolo in avanti.
La serie dei registri battesimali fiorentini è particolarmente antica, se raffrontata ad altre località. Infatti, l’obbligo di registrare i nomi dei battezzati fu sancito dal Concilio di Trento nel 1563 e in precedenza, per la diocesi di Firenze, dal Sinodo del 1517. Ma i rettori del Battistero di S. Giovanni iniziarono a tenere nota dei battezzati fin dal 4 novembre 1450. Dal 1472 la registrazione si sdoppia: i nomi dei battezzati venivano annotati giornalmente in piccoli quaderni mensili, e successivamente trascritti ad intervalli più lunghi in libri di grande formato. Queste due serie parallele furono conservate nell’Archivio dell’Opera di S. Giovanni, poi dal 1777 in quello dell’Opera di S. Maria del Fiore. Nel 1812, per ordine del governo francese, i registri grandi furono trasferiti al Tribunale di Prima Istanza, ma solo due anni dopo furono restituiti all’Opera. Ancora oggi nell’Archivio dell’Opera del Duomo sono custoditi i registri dal 1450 al 1900, mentre quelli successivi si trovano presso la Curia Arcivescovile.