Le formelle raffigurano le Virtù Teologali: Fede, Carità, Speranza e le Virtù Cardinali: Prudenza, Giustizia, Temperanza e Fortezza. Realizzate in marmo dalla bottega di Andrea Pisano negli anni dal 1343 al 1360. Su questo lato del Campanile si mostra che cosa è all’origine dell’agire dell’uomo cristiano: le Virtù Teologali, per le quali crediamo in Dio e a Lui ci affidiamo, e le Virtù Cardinali, che regolano le nostre transazioni con gli altri essere umani. Le virtù sono simbolicamente raffigurate da donne che tengono tra le mani degli oggetti, attributi che ne chiariscono il senso. La Fede tiene tra le mani la croce ed il calice, simboli della fede cristiana. La Carità ha un cuore e la cornucopia ricolma di frutti, segni dell’amore di Dio e dei doni da Lui elargiti con abbondanza. La Speranza rivolge verso il cielo una preghiera desiderosa di raggiungere il degno compimento della vita, simboleggiato dalla corona. La Prudenza tiene in una mano lo specchio per guardarsi le spalle, nell’altra mano tiene il serpente simbolo di sapienza e prudenza: Cristo nel Vangelo esorta gli uomini ad essere prudenti come serpenti. La Giustizia ha la bilancia e la spada, simboli della separazione tra ciò che è buono e ciò che è cattivo. La Temperanza modera i piaceri dei sensi, e perciò versa simbolicamente il liquido di una brocca in una seconda brocca per stemperarne il contenuto: acqua nel vino. La Fortezza possiede una pelle di leone e la clava attributi derivati da Ercole, simbolo di forza morale per eccellenza, personaggio della mitologia classica, che con la clava uccise il leone Nemeo e se ne fece un mantello con la pelle; lo scudo simboleggia la difesa spirituale e la forza d’animo.